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Grandi Navi

Grandi Navi si, Grandi Navi no, questo è un tema di scottante attualità, o meglio, lo era, prima che Covid-19 scompigliasse le carte.


 

Non mi riferisco certo al vivace dibattito internazionale che accende(va) le cronache dei vari tiggì, quanto piuttosto alle baruffe chioggiotte che abbiamo fatto Claudia ed io sull’argomento… 


 

Figuratevi lo scenario dello scontro, da una lato l’interesse capitalista (ben rappresentato da Claudia, da anni nel settore turistico) a sostegno dell’apporto insostituibile per l’economia veneziana del flusso costante di turisti ‘’mordi e fuggi’’, dall’altro la mia strenua difesa del fragile sistema lagunare da preservare ad ogni costo e da promuovere ‘’non come un luna park qualunque’’ ma come ‘’una fragile unicità avuta immeritatamente in dono’’…

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La questione è complessa (giusto per cambiare registro) e si risolve con l'individuazione di un nuovo modello di sviluppo per Venezia e la sua laguna. Vogliamo sperare che, una volta archiviate le tragiche questioni che hanno travolto il suo fragile equilibrio negli ultimi mesi, si utilizzi questo "Ground Zero" per un rilancio consapevole della città.

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