Il Bello
La bellezza, si dice, è negli occhi di chi guarda.
Vi sono luoghi, però, in cui essa si condensa.
Devi averne tanta di bellezza negli occhi, mi permetto di dire, per non soffrire alla vista di certe estese e grigie periferie italiane, di certe lugubri rovine industriali, di tanta sguaiata modernità cementizia.
Fortuna che, ad un passo da noi, vi è il Bello.
Guai a passare oltre senza dedicarci un pensiero, uno sguardo, una foto, uno schizzo su carta…
Non diamolo mai per scontato, il Bello, in quanto esso non ci appartiene (...a meno che chi legge non sia il proprietario di una dimora storica o di un parco secolare!) e, nella stragrande maggioranza dei casi, lo classifichiamo come tale solo nel momento in cui una guida, un esperto od un blog ce lo fa scoprire.
Proviamo a scoprirlo da soli, il Bello.
Tempo ne abbiamo, al limite terminando prima l'ennesima sessione di shopping o provando a staccare lo sguardo dai mille dispositivi di cui siamo dotati.
Consigliamolo noi, il Bello, ai nostri amici, facciamolo diventare virale…
Ricordo ancora quando l'amico Bernardo Bemol, quasi vent'anni fa, con il suo musicalissimo accento argentino, mi suggerì di andare a visitare una chiesupola dispersa nelle campagne venete per ammirare un affresco attribuito al Tiepolo di cui ancora poco si sapeva.
Lui è un frescante (maestro di affresco) ed insieme a Valerio ed Ettore costituirono Corrente Venus, collettivo pittorico di grande sapore, al quale vi rimando per una buona visione!
Chi vi parla si ritiene un esteta (...ma si ritiene anche un sacco di altre cose…) ed è convinto che la bellezza risieda anche nelle cose, in maniera oggettiva, e, nel caso del nostro territorio (sia esso quello lagnare, che noi trattiamo qui, o quello Veneto, o l’Italia o ancora l’intero orbe terracqueo) vada tutelato, amministrato, difeso, custodito, ma, soprattutto, compreso e rispettato.