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  • Immagine del redattoreLaguna Lovers

Acqua, Letteratura e Liberta'

‘’Uomo libero,

sempre tu amerai il mare!

Il mare è il tuo specchio:

contempli l'anima tua

nell'infinito srotolarsi

della tua onda,

e il tuo spirito

è un abisso non meno amaro.’’


…e via dicendo…

Con i versi della sua profondissima ’’L’uomo e il mare’’ Baudelaire descriveva il complesso rapporto che ci lega all'elemento liquido per eccellenza.


Molti sono i personaggi che hanno duellato con il mare, o che di esso vivono.

Tra i tanti, impossibile dimenticare il romantico ed ossessionato capitano Achab di Melville, che nel mare scaglia la propria pipa, simbolo della rinuncia alla vita pacifica e tranquilla della terraferma, prima di sprofondare nell'abisso della propria folle lotta con l’immenso Mocha Dick.


O l’inafferrabile ed anarchico Corto Maltese di Hugo Pratt, che sin dalla sua prima apparizione in ‘’Una ballata del mare salato’’ dopo aver navigato in lungo ed in largo i mari e dopo aver bazzicato i porti più esotici, si incrocia di frequente a Venezia.


Ma …non pensiate che la laguna sia da meno…

Vive infatti sprofondato in una laguna danese il terribile mostro divoratore di uomini Grendel, ucciso dall'eroico Beowolf dell’omonimo poema (…che al liceo ci teneva incollati al libro di letteratura inglese).


Ed il Santiago de ‘’Il vecchio e il mare’’ del combattivo Hemingway, non lo vogliamo citare?! Non ci ha appassionato la sua lotta ‘’a mani nude’’ contro l’enorme marlin? Non abbiamo sofferto con lui la frustrazione del vedersi divorata l’eccezionale preda dalla furia divoratrice dei pescecani?!


I classici, pure quelli…


Un Ulisse che dal dio del mare, il grande Poseidon, è addirittura perseguitato, cosa dovrebbe dire?! Non meriterebbe una posizione di assoluta preminenza in questo veloce e scanzonato resoconto?


Oggi pensavo al rapporto viscerale tra noi e il mare, ammirando il Collettivo finalmente ricongiunto ai suoi luoghi elettivi, mischiarsi con i visi bruciati dal sole dei pescatori chioggiotti….

Si, aveva ragione John Donne nell'affermare quanto segue:

‘’No man is an island entire of itself; every man

is a piece of the continent, a part of the main;

if a clod be washed away by the sea, Europe

is the less, as well as if a promontory were, as

well as any manner of thy friends or of thine

own were; any man's death diminishes me,

because I am involved in mankind.

And therefore never send to know for whom

the bell tolls; it tolls for thee.’’


‘’Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa.

LA MORTE DI QUALSIASI UOMO MI SMINUISCE, perché io sono parte dell’umanità.

E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.’’


Buona lettura, amici cari


Marco



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