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Planet Earth vs Laguna veneta ?

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Agli occhi di un ventenne di oggi il Mondo deve apparire piccolo piccolo, o quantomeno, così crediamo fosse la percezione prima del diffondersi di Covid-19.


 

Per una trentacinquenne da anni nel settore turistico, che ha viaggiato in India, in Giappone, in America (del Nord e del Sud) e che l’Europa la conosce discretamente bene, il Mondo appare come un grande frutto da mordere.


 

Per un quarantaquattrenne che ha compiuto viaggi seriali all’Isola di Veglia (Krk), all’isola del Giglio, all’Isola d’Elba, in Argentario, nella Sardegna del nord, in Corsica (in lungo ed in largo), e e che, incidentalmente, si è spinto in quel di Londra una mezza dozzina di volte a far visita ai parenti, il Mondo è ancora una cosa tanto grande, che richiede tempo ed energie per essere affrontato. 

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Nemmeno riusciamo ad immaginare, invece, cosa sia il Mondo per una bimba di cinque anni e mezzo e ci guardiamo bene dal determinargliene noi, dall’alto, confini ed orizzonti. 

(Certo, il cuore di papà andrebbe in frantumi, qualora la sua piccola musa dovesse, in futuro, annunciargli la decisione di voler studiare o lavorare lontano da lui…)

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In questo luogo, per tornare alla nostra laguna, vorremmo tentare di stuzzicare la curiosità verso una forma di turismo di prossimità, lento, da compiersi in camper, in barca, in bici, a piedi ...o come meglio voi preferiate, ma sempre nel rispetto dei luoghi e delle persone, come a dire …in punta di piedi...

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