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  • Immagine del redattoreLaguna Lovers

Telamoni

Aggiornamento: 17 ago 2021

Mi innamorai di Chioggia a vent'anni.


La conoscevo poco fino ad allora in quanto la passione di mio padre, surfista, mi aveva offerto la possibilità di seguirlo d'estate in località marittime più "esotiche".


Ricordo che passai una notte "a parlare" con un'amica seduto ai piedi dei tre Telamoni.


Era un lunedì di fine estate ed allora, complice il mio approccio "light" agli studi universitari, era assolutamente normale trascorrere notti randagie.


Allora non sapevo ancora nulla o quasi della città, nemmeno i nomi che la tradizione assegna ai tre telamoni che compongo il Massiccio marmoreo che sostiene lo stendardo a fianco del municipio (scopritelo voi, come vengono chiamati...), ma una "strana" attrazione per quel luogo iniziò a crescere in me.


L'intrico delle sue calli rappresentava per me un invito a perdermi, a vagare, a seguire orme di chissà quale autore (Hesse, certamente...) del quale condividevo stupore, ammirazione e sottile soggezione.


Non me ne vogliano gli amici chioggiotti, ma, come tutti i luoghi misteriosi e magici, Chioggia amo viverla in solitaria, la notte, o all'alba, da "fuggiasco", per respirare meglio l'essenza franca e verace, da città antica.


Invito voi, amici chioggiotti, all'approfondire ed a riscoprire quelli che furono i fasti di una città che, sino alla Guerra del Sale, faceva rodere d'invidia perfino la grande Genova!


Per restituire alla vostra città, almeno culturalmente, la dignità che il tempo, l'isolamento e le difficoltà le hanno ingiustamente tolto.


Per poter costituire un unicuum lagunare, "da Chioggia in su", assai attrattivo in termini di offerta artistica, naturalistica, gastronomica ...al di là delle belle spiagge, del mare e dei rumorosissimi eventi di piazza.


Si potrebbe cominciare col frequentare un tantino meno i bar ed un tantino di più le librerie ed i musei.


Coll'accompagnare i nonni a messa per poter ficcare il naso all'insù ed osservare le grandiose pale d'altare ed i preziosi quadri.


Coll'evitare di imbrattare le antiche edicole votive alle quali anche le vostre nonne hanno chiesto chissà quali grazie ed hanno rivolto intime preghiere.


L'isolamento ha cristallizzato Chioggia, rendendola "paradossale"... avessero altrove perle così, vi sarebbe concesso di entrare con le "pattine" ai piedi! 


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